Monti Invisibili
Sentiero degli Acquedotti
Quota 813 m
Data 4 marzo 2023
Sentiero parzialmente segnato
Dislivello in salita 398 m
Dislivello in discesa 216 m
Distanza 10,94 km
Tempo totale 3:19 h
Tempo di marcia 3:12 h
Cartografia Carta escursionistica Parco Castelli Romani
Descrizione In bus Cotral a Genzano (450 m). Poi per Le Piagge (496 m, +12 min.) e il lungo sentiero di costa non segnato che, con due splendidi belvedere sul Lago di Nemi, segue le opere di contenimento e di captazione di un antico acquedotto, con alcune brevi gallerie da superare. Vallone Tempesta (550 m, +1,09 h), Fontan Tempesta (620 m, +33 min.), la Via Sacra (640 m, +20 min.), i Campi di Annibale (750 m, +38 min.) e per i vicoli del borgo fino a Via San Sebastiano (638 m, +20 min.). Facile e affascinante escursione in ambiente ricco di storia. Dislivello in discesa 216 m.
037 Rocca di Papa
036 Rocca di Papa
035 Rocca di Papa
034 Roma
033 Via Sacra
032 Via Sacra
030 Fontan Tempesta
028 Fontan Tempesta
027 Fontan Tempesta
026 Fontan Tempesta
025 Sentiero acquedotti
024 Sentiero acquedotti
023 Sentiero acquedotti
021 Cunicolo idraulico
020 Sentiero acquedotti sesta galleria
019 Sentiero acquedotti quinta galleria
018 Sentiero acquedotti quarta galleria
017 Sentiero acquedotti terza galleria
016 Sentiero acquedotti terza galleria
014 Sentiero acquedotti seconda galleria
013 Sentiero acquedotti prima galleria
012 Sentiero acquedotti
011 Secondo belvedere Lago di Nemi
010 Secondo belvedere Lago di Nemi
008 Sentiero acquedotti
007 Sentiero acquedotti
006 Sentiero acquedotti
005 Primo belvedere Lago di Nemi
003 Le Piagge
002 Genzano
001 Roma Anagnina
Sentiero degli Acquedotti, 4 marzo 2023. Più un territorio diviene corrugato e impervio, più si riducono le possibili linee di spostamento, fino ad arrivare alle affilate creste montane dove il crinale è l’unica via per il passo.
Ma appena scendiamo di quota, gli ambienti divengono tutto un reticolo di vie e di cammini. Strade sociali, religiose ed economiche per la conduzione della caccia, della pastorizia, del legnatico e per il collegamento fra i diversi abitati. Sorta di città diffuse nelle quali alberi e versanti facevano la funzione dei nostri opprimenti isolati.
Oggi, con la perdita dell’uso, la vegetazione si è ripresa gran parte di queste antiche vie, anche se a un occhio attento non sfuggono quei segni che ne suggeriscono la presenza. Un muro di contenimento, una regolazione al piccone, un’edicola sacra. Anche nelle alte quote non mancano queste vestigia, che però sono il regno delle medie e delle basse.
Mi vengono in mente la Selva di Malano, dove la ricchezza delle ora isolate emergenze archeologiche fa intuire la passata ricchezza di collegamenti; i Monti Lucretili, oggi impervi e disabitati ma dove t’imbatti nel folto in eremi, abbazie e casali; e anche i Castelli Romani, ad esempio con questo Sentiero degli Acquedotti che non risulta fra i percorsi ufficiali del parco ma che permette di seguire abbastanza agevolmente le tracce dell’antico acquedotto delle Facciate di Nemi, riportato anche sulla carta IGM. Un percorso che collega fin da epoche remote Genzano e Nemi e che veniva seguito nell’antichità dai pellegrini che si recavano al tempio di Diana Nemorense.
La traccia inizia agevole dalla località Le Piagge di Genzano di Roma. Subito però si fionda ripida nel folto per prendere poi presto a costeggiare alta tra i boschi il Lago di Nemi. Due spettacolari affacci rocciosi sullo specchio d’acqua e il piede si avvia agile fra querce, lauri e carpini, su un sentiero che segue in gran parte le antiche opere di contenimento dell’acquedotto, aggirando massi e spigoli, assicurati (se anche ce ne fosse bisogno) da alcune corde.
Uno, due, tre… conto sei brevi gallerie più o meno naturali nella roccia, da attraversare lungo il cammino, fino ad arrivare all’impervio Vallon Tempesta e al rombo della sua cascata che non è dato vedere per quanto è ripida. Grotte, tombe e oscuri cunicoli idraulici occhieggiano celati nella vegetazione.
Dalla vicina Fontan Tempesta il cammino si fa noto e i basoli della Via Sacra mi scortano verso la tavola della suocera a Rocca di Papa, dove riceverò il giusto fio per questa breve camminata.