Allacciamo gli scarponi, calibriamo l'altimetro esiamo pronti a immergerci nelle pieghe dell'ultimo parco della nostracamminata.
Attraversiamo i silenziosi vicoli di Arquata delTronto, che si gloria di essere l’unico comune d’Europa compreso tra due parchinazionali, e affrontiamo le appena tre ore di piacevole ma faticoso cammino,fra boschi ombrosi e radure popolate di greggi.
Usciti dal bosco il vento stempera la calura e lavista si apre sui placidi pendii erbosi della Laga e sull’incombente massiccioroccioso dedicato alla Sibilla. Ancora pochi passi e siamo ai 1.536 metri diForca di Presta, antico valico che divide il confine marchigiano da quelloumbro. Ci aspetta una piacevole serata nel rifugio degli Alpini, attentamentegestito da Gino Quattrociocchi: una matriciana perfetta e abbondante, unagrigliata mista che basterebbe per due, lo strudel di mele e quattrochiacchiere di sentieri e di vette, prima della profonda notte di sonno cullatadal vento che scende dalla montagna.