Monti Invisibili

Serra della Terratta meridionale
Quota  2.122 m
Data 28 maggio 2011
Sentiero parzialmente segnato
Dislivello 1.300 m
Distanza 24,19 km
Tempo totale 7:42 h
Tempo di marcia 6:25 h
Cartografia Il Lupo Parco Nazionale d'Abruzzo
Descrizione Da quota 1.205 per fonte Canala (1.239 m), il rifugio Prato Rosso (1.536 m, +1 h), il valico del Campitello (1.866 m, +56 min.), la serra del Campitello (2.026 m, +33 min.), la Navetta (2.011 m, +51 min.), la serra di Monte Canzoni (2.000 m, +22 min.) e la serra della Terratta meridionale (2.122 m, +49 min.). Ritorno per il valico del Carapale, il bordo meridionale dei piani del Terraegna (1.730 m, +39 min.), il rifugio Prato Rosso (+25 min.) e la macchina (+50 min.). Splendida camminata in ambiente primaverile. Mattinata serena con breve acquazzone nel pomeriggio. Raccolta di orapi 700 m a nord del rifugio Prato Rosso.
06 terratta log

Traccia GPS

07 terratta dislivello
07 terratta dislivello

014 Rifugio Prato Rosso

014rifugiopratorosso

012 Serra del Campitello

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010 Crocus albiflorus

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009 Dal Valico del Campitello

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008 Fungo

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007 Valle dei Codacchi

007valledeicodacchi

006 Valle dei Codacchi

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004 Rifugio Prato Rosso

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001 Verso Prato Rosso

Rifugio Prato Rosso, 28 maggio 2011. Un toscano fuma placido nell’immota aria del primo pomeriggio. Il silenzio avvolge quest’ora, spezzato solo di rado dal ritmico battito di un picchio.

Splendida cavalcata in un Parco d’Abruzzo nel suo massimo splendore primaverile. Il verde tenero sugli alberi; il rigoglio delle felci; l’esplosione cromatica delle fioriture. Coronata infine da un abbondante raccolto di orapi. E’ tempo che mi goda il sigaro; a più tardi i racconti.

 

Quando ero giovane, diciamo una ventina di anni or sono, preferivo senz'altro la montagna nella sua veste invernale: con le vette inglobate nella coltre nevosa, i boschi biancheggianti e le aspre creste battute dal vento. Forse era una condizione più adatta alla spirito inquieto di quegli anni, ma ora, con il sopraggiungere della maturità, mi accorgo di preferire l'estate: con gli profumi delle rocce, dei prati e dei fiori, con i cieli blu, con lo stormire del vento tra le fronde, il canto degli uccelli e il ronzio degli insetti. E pur godendo con piacere delle livree invernali dei monti, mi rendo conto che quella stagione rende il cammino più penoso e lento, non più adatto, a meno di sempre più rare condizioni di ghiaccio ottimali, alla resistenza, capacità e voglia di camminare acquisite con gli anni.

E' quindi con questo spirito che mi sono messo in marcia alla volta del Parco Nazionale d'Abruzzo, per una scarpinata solitaria in un ambiente nella sua migliore veste primaverile. Dai 1.239 metri della fonte Canala mi sono avviato per una lunga e boscosa carrareccia, mentre i primi raggi fendevano le brume del mattino. Di rimbalzo sul rifugio di Prato Rosso e lesto giungo ai 1.866 metri del Valico del Campitello, da dove inizia la cavalcata che mi ha portato a inanellare quattro duemila consecutivi: la Serra del Campitello (2.026 m), la Navetta (2.011 m), la Serra di Monte Canzoni (2.000 m) e la Serra della Terratta meridionale (2.122 m). Aspre vette e rigogliose valli si distendono sotto il mio cammino, mentre i successivi saliscendi mi aprono la visuale su angoli remoti e sconosciuti del parco.

Al valico del Carapale volgo finalmente gli scarponi verso Prato Rosso e, dopo il lauto raccolto di orapi per festeggiare i 40 anni di Flavia, una tenue pioggerellina ha accompagnato i miei doloranti piedi alla macchina.

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