Monte Amaro – Caramanico Terme
Quota 2.793 m
Sentiero segnato
Dislivello in salita 85 m
Dislivello in discesa 2.322 m
Distanza 23,98 km
Tempo totale 8:56 h
Tempo di marcia 8:15 h
Cartografia Il Lupo Majella
Descrizione Dal bivacco Pelino per il Pesco Falcone (2.646 m, +1,12 h), monte Rapina (2.027 m), la valle dell’Orfento (inizio +3,16 h) e Caramanico Terme (556 m, +4,28 h). Giornata serena. Nella valle dell’Orfento dopo il Ponte di San Benedetto passare sulla destra orografica. Avvistata una lepre.
Alle 5 siamo in piedi e un’alba purpurea sotto un cielo cobalto ci carica di rinnovate energie e di entusiasmo: aride vette, vasti altipiani desertici che sprofondano in vallate impervie verso lontani abitati, boschi remoti e i primi riflessi del sole sul mare Adriatico. Ci mettiamo in marcia attraverso un pietroso altipiano illuminato dal sole radente. Dai 2.646 metri del vicino Pesco Falcone iniziamo una lunga discesa seguendo un sentiero che abbandona le asprezze dell'alta quota per ritrovare intense e varie fioriture, macchie impenetrabili di pino mugo e pascoli di quota.
Al Guado Sant’Antonio deviamo per la spettacolare e ombrosa Valle dell’Orfento, regno di un’acqua impetuosa che erode e scava le rocce, che scorre invisibile sul fondo di oscuri orridi, che romba a fianco del sentiero. Il percorso si snoda lungo il letto del fiume, lo tradisce con un tratto di fitta faggeta, lo corteggia con un'aerea cengia e finalmente, scavalcato il medievale ponte di San Cataldo, si arrampica per una scala nella roccia, localmente nota come le Scalelle, e si affaccia su Caramanico, dove una doccia sciacqua via due giorni di fatica e una trattoria ci serve porzioni esagerate.
Ossa rotte, piedi dolenti, muscolatura a pezzi. Domani si riparte. E’ tempo di una pipa.