Monti Invisibili
Scoppito - Collebrincioni
Quota 1.100 m
Data 30 giugno 2021
Percorso parzialmente segnato
Dislivello in salita 556 m
Dislivello in discesa 175 m
Distanza 23,18 km
Tempo totale 6:54 h
Tempo di marcia 5:36 h
Descrizione Da Scoppito - Madonna della Strada (715 m) per L’Aquila Fontana delle 99 Cannelle (640 m, +2,37 h), visita della città (+52 min.), il Sentiero dei Nove Martiri per la chiesa della Madonna Fore (900 m, +1,17 h) e Collebrincioni (1.100 m, +50 min.). Semplice traversata su asfaltate, sterrate e sentieri. Presenza di acqua.
088 Collebrincioni
087 Collebrincioni
086 Madonna Fore
085 L'Aquila Fontana Luminosa
083 L'Aquila Piazza del Duomo
082 L'Aquila Piazza del Duomo
081 L'Aquila Santa Maria del Suffragio
080 L'Aquila Cattedrale di San Massimo
079 L'Aquila Fontana delle 99 Cannelle
078 L'Aquila San Vito alla Rivera
076 Verso L'Aquila
075 Verso L'Aquila
073 Verso L'Aquila
Collebrincioni, 30 giugno 2021. Questa notte ho dormito malissimo per i dolori alle gambe, così stamattina me la sono presa comoda, ma quando mi sono messo in marcia sono passati. Evidentemente la mia condizione naturale ormai è il cammino.
Piacevole avvicinamento a L’Aquila attraverso questa valle di montagnelandia circondata di vette tutt’intorno.
E L’Aquila non delude mai, cosi come il piacere di vedere i segni della ricostruzione che superano ormai quelli del terremoto.
L’Aquila che così descriveva Camillo Porzio nel quindicesimo secolo: “È L’Aquila città degli Abruzzi fra altissimi monti posta, e delle rovine di luoghi convicini tanto cresciuta, che di uomini, di armi e di ricchezze era la prima ripetuta dopo Napoli”.
Pizza birra gelato nell’affollato e vacanziero corso, mentre gli altri sorbiscono ancora il cappuccino, e poi un piacevole sentiero ombroso attraverso il santuario della Madonna Fore fino a questo paese senza neanche un bar.
L’alloggio Parkkeller è ancora chiuso ma ai 1.100 di quota si sta bene anche sole. E io sono all’ombra di un pero fumando l’ultimo toscano della scorta. Da stasera pipa, e non che mi dispiaccia.
Vi è un piacere nei boschi inesplorati
e un’estasi nelle spiagge deserte,
vi è una compagnia che nessuno può turbare
presso il mare profondo,
e una musica nel suo ruggito;
non amo meno l’uomo ma di più la natura
dopo questi colloqui dove fuggo
da quel che sono o prima sono stato
per confondermi con l’universo e lì sentire
ciò che mai posso esprimere
né del tutto celare.
George Gordon Byron