Lago della Duchessa
Quota 1.778 m
Data 9 giugno 2014
Sentiero segnato
Dislivello 923 m
Distanza 11,97 km
Tempo totale 6:50 h
Tempo di marcia 3:43 h
Cartografia Il Lupo Velino-Sirente
Descrizione Da Cartore per la Val di Fua, il Rifugio Gigi Panei (1.668 m, +1,23 h) e il Lago della Duchessa (1.778 m, +25 min.). Ritorno per il Rifugio Gigi Panei (+28 min.), il Vallone del Cieco fino all’incrocio con il nuovo sentiero di collegamento con la Valle della Cesa (1.535 m, +20 min.), la Valle della Cesa (1.300 m, +33 min.) e Cartore (+34 min.). Giornata serena e molto calda. Notevole raccolto di orapi agli stazzi del Vallone del Cieco.

029 Orapi

027 Orapi

026 Rifugio Panei

025 Lago della Duchessa

022 Lago della Duchessa

019 Lago della Duchessa

016 Lago della Duchessa mucche

012 Mucca

009 Lago della Duchessa mucche

008 Lago della Duchessa

005 Monte Morrone

004 Vallone del Cieco gregge

002 Val di Fua

001 Val di Fua
Lago della Duchessa, 9 giugno 2014. Beata solitudo, sola beatitudo. Dopo una lunga è inaspettata stagione di sentieri in compagnia, avvertivo il desiderio di tornare solitario a immergermi nella natura selvaggia; l'occasione è giunta insperata da un lunedì di lavoro per alcuni scatti in montagna che mi ha visto inoltrarmi, con uno zaino troppo pesante, in una Val di Fua resa oscura dal rigoglio estivo.
E sono nuovamente pianta e sasso e foglia e sentiero, mentre la separazione dal mondo esalta il piacere della tranquillità dell'animo.
Un passo dietro l'altro mi affaccio sul Vallone del Cieco, dove il solito gregge di cani, sorvegliato da poche pecore, mi induce a deviare dal cammino. Un risuonante scampanio d’alpeggio mi introduce alla conca del lago, gremita di armenti, dove mucche e cavalli confidenti vengono a mettere letteralmente il naso nel mio lavoro.
Un paio d'ore e stracotto dal sole mi avvio verso il Rifugio Panei, dove un tavolo all'ombra è il luogo adatto per il pranzo, e una pipa di quota rasserena ulteriormente l'animo.
Qualche orapo occhieggia fra le ortiche ed è sufficiente una breve ricerca tra le antiche pietre di uno stazzo abbandonato per rinvenirne un bel cespuglio. Una sporta si riempie presto del Buon Enrico e le mie mani di sale. La sera a casa Flavia li ripasserà rapidamente in padella con aglio e olio per andare a insaporire una superba pastasciutta, abbondantemente spolverata di pecorino.