Monti Invisibili
Dolomiti lucane - Via ferrata Marcirosa
Quota 991 m
Data 18 agosto 2020
Sentiero segnato
Dislivello 428 m
Distanza 7,28 km
Tempo totale 5:12 h
Tempo di marcia 4:40 h
Descrizione Dal cimitero di Castelmezzano (760 m) per il vecchio mulino (680 m), l’attacco della via ferrata Marcirosa (680 m, +40 min.), l’uscita dalla via ferrata (920 m, +2,30 h) e Pietrapertosa (920 m, +30 min.). Ritorno per il Sentiero delle Sette Pietre (+1 h). Via ferrata spettacolare, molto appigliata e con tratti moderatamente esposti; da evitare nelle giornate calde.
087 Pietrapertosa
086 Via ferrata Marcirosa
085 Pietrapertosa
084 Pietrapertosa
083 Volo dell'angelo
082 Castelmezzano
081 Me
080 Via ferrata Marcirosa
079 Secondo ponte tibetano
078 Secondo ponte tibetano
077 Via ferrata Marcirosa Castelmezzano
076 Primo ponte tibetano
075 Via ferrata Marcirosa Castelmezzano
074 Via ferrata Marcirosa
073 Via ferrata Marcirosa
072 Via ferrata Marcirosa Castelmezzano
071 Via ferrata Marcirosa Castelmezzano
070 Attacco via ferrata Marcirosa
069 Verso via ferrata Marcirosa
067 Verso via ferrata Marcirosa
066 Verso via ferrata Marcirosa
065 Verso via ferrata Marcirosa
064 Ponte romano
063 Antro delle Streghe
062 Castelmezzano
All’interno del Parco Regionale Gallipoli Cognato, le Piccole Dolomiti lucane propongono un suggestivo scenario di picchi e guglie che interrompono il dolce paesaggio collinare della Basilicata.
Verso i due borghi dirimpetti di Pietrapertosa e Castelmezzano, arroccati fra le rocce, si dirigono rispettivamente le vie ferrate Marcirosa (più aerea, esposta e con due ponti tibetani) e Salemm (relativamente meno impegnativa). Si tratta di percorsi classificati EEA poco difficili, ma da affrontare con esperienza pregressa e con un necessario kit da ferrata. Non mancano infatti esposizioni notevoli e tratti che richiedono resistenza. Durante l’estate, inoltre, a causa della quota modesta il caldo può costituire un serio ostacolo a una progressione sicura.
Fra Pietrapertosa e Castelmezzano si sviluppa inoltra il Volo dell’Angelo, un cavo d’acciaio che, appesi a una carrucola, permette di “volare” fra i due borghi.